FAQ
10 buoni motivi...

per dotarsi di un impianto e manutenerlo correttamente, anche quando non sembra il caso...

Costa troppo: roba da “ricchi”...
Sbagliato.

Pur essendo nati per definizione originariamente per la protezione di istituzioni (militari, finanziarie, industriali) e realtà commerciali maggiormente soggette a rischi potenziali, errroneamente si associa l’antifurto residenziale a sfizio per “pochi eletti”. Ci si dimentica che spesso viene scippata proprio l’anziana signora all’uscita dalla metropolitana…

Lo stesso vale per gli ambienti domestici…

Un sistema antifurto che si rispetti attualmente è disponibile un po’ per tutte le tasche: infatti si può partire da cifre esigue. Diversi ovviamente sono i criteri protettivi. Ma in sostanza la funzione viene esercitata egregiamente.

Si potrebbe fare un paragone analogo a quello effettuabile in campo automobilistico: un’auto di lusso, a differenza di un’utilitaria, può permettersi svariati optional, ma sulla sicurezza tutte e due devono rispondere a dei parametri di sicurezza standard.

Tanto per fare un esempio, un fumatore che consuma un pacchetto di sigarette al giorno, spende quasi il doppio della cifra necessaria per un antifurto economico…

Non lo faccio, tanto non ho niente in casa....

Sbagliato.

Osservando la casistica a nostra disposizione, sono stati notevoli i casi di effrazioni in cui, proprio perchè non trovato nulla di valore (termine sempre discutibile, anche perchè legato a valutazioni di tipo soggettivo sul fronte psicoloico ed affettivo...), si è provveduto a lordare e distruggere tutto ciò che capitava a tiro, come una sorta di “punizione”.

Allo stesso modo un pc portatile, un palmare o simili, che dopo pochi mesi dall’acquisto hanno una notevole riduzione del proprio valore commerciale, ma su cui ci sono notevoli informazioni personali (magari anche di natura riservata!!!) o professionali, se sottratti risultano una perdita inestimabile (come da testimonianza da chi l’ha subito).

Lo farei installare, ma temo fastidiosi falsi allarmi…

Sbagliato.

E’ opinione diffusa che l’impianto sia soggetto a frequenti falsi allarmi che possono con il tempo infastidire il vicinato. Bene è un problema che non si può eliminare a priori. Così come non si può attenuare l’entropia… Quel che è certo è che i componenti elettronici sono sempre più “intelligenti” e riescono ad interpretare le condizioni per cui sia il caso o meno attivare i segnalatori (acustici, telefonici e visivi). D’altro canto non si può escluderne a priori l’eventualità, soprattutto in presenza di forti fenomeni temporaleschi insistenti sulla zona in cui ha sede l’impianto: questi infatti, per via della forte corrente statica provocata da fulmini e sovratensioni di rete varie, possono subire talvolta attivazioni incontrollate.
Non si dimentichi a tale riguardo la tattica comune da parte di alcuni malintenzionati piuttosto smaliziati di provocarli volontariamente, allo scopo di indurre il proprietario a disattivare l’ipianto e poter così agire successivamente indisturbati…

Ma è veramente sicuro?

“Di sicuro non c’è nulla fuorchè...”

Scherzi a parte, la sicurezza di un impianto è sempre relativa all’insieme di fattori che contestualizzano e caratterizzzano il luogo e il contenuto da proteggere. Pertanto, solo valutando attentamente il contesto e i rischi potenziali, si può fornire una soluzione mirata a tutelare al meglio i beni del cliente.

Un oreficeria nel centro di Milano, non potrà dotarsi per definizione di un semplice impianto ideale per uno scantinato di periferia.

Le cronache però non risparmiano più nessuno: frequenti dai telegiornali notizie che spesso proprio in case isolate in paesi sperduti avvengono furti e talvolta rapimenti....

Spesso però la sicurezza garantita da un impianto realizzato a regola d’arte viene vanificata dalle abitudini dell’utente, che ne trascura le manutenzioni ordinarie o non lo utilizza secondo i consigli dei tecnici. Peggio ancora, alcuni clienti, spesso per non arrecare disturbo al vicinato, magari non lo attivano mai…

Comunque sia fortunatamente, statistiche alla mano, nel 95% dei casi si tratta di individui scarsamente preparati e pronti a dileguarsi al minimo segnale di allarme. In genere si tratta di tossicodipendenti maldestri, minorenni istigati al furto (in genere zingari), extracomunitari indotti da organizzazioni criminali, senza fare ovviamente di tutta l’erba un fascio...
Certo che questa “popolazione” dell’illegale subisce contrazioni e incrementi a seconda del periodo. Anche se da qualche anno in agosto le citttà non si svuotano più del tutto, rimane comunque questo il periodo più critico per la protezione dei beni personali.

Il restante 5% è potenzialmente pericoloso anche per soluzioni sofisticate, ma il bilancio tra i valori protetti e quelli necessari per potervi accedere illegalmente è tale che risulta comunque sconveniente.

Non mi serve, tanto ho tutti i serramenti blindati…

Sicuramente una buona blindatura è un buon deterrente passivo che non ci sentiamo di sconsigliare.

Tuttavia in alcuni casi non è risultata sufficiente ed adeguata a sviare le intrusioni di malintenzionati. Proprio pescando dalla nostra peronale casistica, possiamo testimoniare di episodi in cui siano state forzate agevolmente blindature consistenti, magari approfittando di fattori meteorologici (i tuoni durante un temporale, o il passaggio di un treno nelle immediate vicinanze) per coprire i rumori delle attività di scasso, tra l’altro con strumenti facilmente reperibili nei centri bricolage…

Non possiamo che confermare che la sinergia che si ottiene accompagnando ai serramenti blindati, un adeguato sistema di allarme antifurto, garantisce il massimo livello di protezione possibile.

E’ inutile perchè, ho già tre rotweiler, un pitbull e cinque dobermann…

Di sicuro i cani da guardia, sono l’altro comune e valido strumento antintrusione fin dall’antichità, ma non assoluto, visto che spesso molte povere bestie (alcune anche bene addestrate…) vengono narcotizzate o, peggio, avvelenate con cianuro inodore ed insapore da individui senza scrupoli. Senza contare il dolore dei padroni per la perdita degli animali coinvolti…

Anche qui non ci sentiamo di obbligare nessuno a cambiare la propria mentalità, ma possiamo certamente ribadire il concetto espresso al punto precedente: le sinergie creano un coefficiente di deterrenza particolarmente elevato.

Simulo la presenza lasciando qualche luce accesa ed uno stereo in funzione con la musica…

Soluzione praticabile occasionalmente, nel caso di abbandono temporaneo dei luoghi da proteggere.
Peccato però che ci siano situazioni in cui questo non possa essere effettuato per lunghi periodi: le ferie, ad esempio. Peggio ancora, se si sente che ci sono criminali che non esitano ad entrare pur con gli occupanti, e magari narcotizzandoli nel sonno, agiscono indisturbati…

Sono ad un piano intermedio, lontano dal tetto e dalla strada…

Ragionevole giustificazione, ma non assolutizzabile.
Purtroppo ci sono capitati episodi in cui, con la complicità di altre caratteristiche del fabbricato in questione (vano scale, balconata comunicante con altro appartamento, alberi ed ostacoli visivi, tanto per citare i più frequenti…) acrobatici malintenzionati (probabilmente minorenni) si siano calati nel vuoto in stile “Mission impossible”, riuscendo ad accedere ai locali di nostri clienti e riducendo gli interni nel modo che potrete immaginare…

Tutti i miei valori sono già protetti in una cassaforte ben nascosta…

Sbagliato.

Anche in questo caso, avere una cassaforte per i beni più preziosi è senz’altro un fattore importante ai fini della protezione dei valori. Come già anticipato in precedenza, non è detto che la presenza di una cassaforte nascosta (espugnabile o meno, a seconda dei tempi e dei mezzi a disposizione dei furfanti) eviti le conseguenze dei danni arrecati ad altre strutture della casa, quali gli arredi, le suppellettili e simili…

Per l’impianto OK, ma la manutenzione non mi interessa…

Sbagliato.
Un impianto ha senso se poi viene curato adeguatamente nel tempo. Per tale motivo ad ogni installazione, rilasciamo (incluso nel prezzo) oltre alla garanzia dei componenti, un nostro contratto di assistenza e manutenzione, della durata di un anno. E’ rinnovabile a pagamento (in proporzione alla complessità dell’impianto) alla scadenza del precedente, e copre eventuali interventi di assistenza, oltre al cambiamento degli accumulatori, elementi la cui efficienza è fondamentale per garantire una protezione affidabile nel tempo, oltre che di sicurezza per l’incolumità delle persone. Un nostro affezionato cliente, prima di rivolgersi a noi era stato vittima di un impianto realizzato da altri, la cui centrale di comando è letteralmente esplosa con tanto di schegge metalliche, per la formazione di gas ed acidi fuoriusciti da accumulatori mai cambiati in anni di funzionamento…
Purtroppo alcuni clienti, per risparmiare, talvolta preferiscono rinunciare a questa importante peculiarità.

E’ come risparmiare sulle gomme perché, pur con il battistrada consumato, sono ancora gonfie e la macchina può camminare…

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